sabato 9 gennaio 2010

I miei pomeriggi

Qualcuno si sarà anche chiesto cosa combino tutto il giorno...
Bene, a parte qualche giornata passato nei villaggi vicini, sono sempre qui a Doba e trascorro le mattinate tra attività varie ed eventuali, dal giardinaggio, all'informatizzazione della contabilità delle suore, al lavaggio dei miei indumenti (a mano, la lavatrice non c'è), incluso le uscite per lo shopping :)
I pomeriggi invece, prevedono un appuntamento fisso. Collaboro con Emanuele, il ragazzo che mi ha salvato dalla prigione (vedi il post precedente), che ha come compito quello di gestire i ragazzini che frequentano l'oratorio.
Per questi ragazzi hanno acquistato 3 tavoli per il biliardino, 1 tavolo da ping pong, palloni e porte da calcio, ed in più tutta una serie di attrezzature utili per farli divertire. A dire il vero, non faccio nulla d'impegnativo, gioco a pallone con loro, intrattengo alcuni bambini più piccoli, facendogli toccare e tirare i peli delle mie gambe e delle mie braccia (loro non li hanno e quindi li trovano interessanti), oppure gli faccio delle foto o dei filmati e si divertono da matti a rivedersi nello schermo del telefonino.
I bambini all'inizio sono molto diffidenti, ma in poco tempo diventano tuoi amici e soprattutto alcuni ti si legano in modo particolare. Ci tengono molto al tuo saluto e non appena arrivano o prima di andare via vengono a stringerti la mano. Anzi, alcuni mi hanno insegnato il loro modo di salutarsi, composto da una particolare stretta di mano seguita dallo schiocco delle dita.

All'inizio, sinceramente mi sembravano tutti uguali, semplicemente neri; per fortuna ora riesco a distinguerli :) Uno delle strategie iniziali per riconoscerli era memorizzare la maglietta che portano addosso, questo perchè molti di loro sono vestiti sempre allo stesso modo. E' facile distinguere i poveri dai poverissimi... i primi si cambiano d'abito, magari hanno sandali o scarpe chiuse oppure addirittura una bicicletta. I poverissimi, son vestiti sempre allo stesso modo, sono sporchi di terriccio dalla testa ai piedi, girono con gli infradito consumati o addirittura alcuni non hanno nemmeno quelli!!

Questi bambini sono molto vivaci e per loro è molto importante il contatto fisico, nei saluti amichevoli, come detto prima; nei loro giochi, in cui si rincorrono, si toccano e si picchiano per scherzo e alla fine sono sempre sorridenti; nelle liti vere a proprie, in cui alcuni mostrano di essere aggressivi e violenti, e chi subisce non piange mai, forse abituato dalle violenze domestiche, pare molto frequenti.
Ieri abbiam organizzato una giornata speciale per questi bambini, abbiam realizzato un percorso con ostali da saltare, slalom tra palloni, un tratto in cui dovevano mantere un limone in equilibrio su un cucchiaio tenuto in bocca, un tratto di corsa con i sacchi e per finire un tratto di corsa libera. Il premio per i vincitori una bonne bonne. Ci siam divertiti tutti, bambini e oraganizzatori :)
Il mio amico Criscinas non è riuscito a vincere e soprattutto non riusciva ad accettare l'idea di non avere avuto la sua caramella. E' il mio preferito, ma le regole son uguali per tutti... si è tranquillizzato soltanto dopo essersi rivisto in foto e nel video che ho girato mentre faceva il percorso. E cosi' anche lui è tornato a casa contento...